Negli anni ho cambiato più volte il tipo di alimentazione, cercando un equilibrio che ho trovato nell’espressione alimentare di quello che viene definito “il Principio Unico“.
Che cosa è il Principio Unico? E’ una filosofia orientale che ci spiega perchè una galassia abbia forma centrifuga e non si disperdano le stelle che la compongono, in quanto è presente una forza centripeta che la bilancia. In origine il “Big Bang” è iniziato per una forza centripeta talmente forte da provocare poi un’esplosione (forza centrifuga). Queste due forze rappresentano un ordine universale a cui è assoggettata ogni cosa: sia grande che piccola. Il corpo umano, per esempio, in tante sue parti è soggetto a contrazione e dilatazione: il cuore, lo stomaco, l’iride, il sistema accomodativo (per mezzo del cristallino), le ossa craniche (pulsano; basta chiedere ad un osteopata), ogni muscolo che si contrae ne dilata un altro, ecc.
Il cibo crea su di noi effetti contrattivi (che in oriente chiamano YANG) o dilatatori (che chiamano Yin), prima energetici e poi somatici.
Anche la temperatura ha effetto su di noi: ma qui va distinto l’aspetto fisico o termico da quello energetico: il freddo, per esempio, sotto l’aspetto fisico, contrae (il ghiaccio viene usato, infatti, dopo un trauma), ma nel tempo, esso dilata (i cibi congelati aumentano di circa il 20% il loro volume), così il caldo: termicamente dilata (se sto sotto il sole sudo, quindi c’è l’effetto dilatazione, ma se resto molto tempo sotto il sole, dopo che è uscita tutta l’acqua che è nel mio corpo, mi contraggo per perdita di tutti i liquidi).
Le proteine sono o vegetali (fagioli, lenticchie, ecc.) o animali (dirette: carne, pesce, o indirette: uova, formaggio, latte). Questa suddivisione serve a ricordare che gli animali di terra, più vicini all’uomo, sono più potenti di quelli di cielo (volatili) che a loro volta sono più potenti di quelli di acqua (pesci) e quelle dirette sono più potenti di quelle indirette. Più potente significa azione contrattiva (Yang) maggiore: questa è direttamente proporzionale alla quantità di sale pesante che contiene.
Dalla piccola tabella che segue, si può comprendere quali alimenti, secondo il Principio Unico, dilatano o contraggono e quali danno equilibrio.
Come compongo, quindi, un pranzo o una cena?
Fatto 100 il pranzo, per esempio, un 50% è composto da un cereale, che può essere una volta il riso integrale o semi, una volta il farro in chicchi, oppure il miglio, o la pasta di mais o di farro o di riso, cotte con acqua e sale marino integrale e condito con verdure di stagione. Aggiungo una proteina che in un pasto sarà un legume e nell’altro un prodotto animale. L’equilibrio è dato dal cereale con la sua prevalenza e una leggera contrazione dalla proteina animale; le verdure di stagione hanno poca forza energetica di espansione. Nella nostra zona climatica cerco di evitare di mangiare due volte nella stessa giornata un prodotto animale.
Il cereale che per sua natura è alcalino, compensa l’acidità della proteina (sia animale che vegetale; solo il latte è alcalino). Mangiare solo proteine, come si fa in certe diete, vuol dire acidificarsi. Ascoltavo qualche tempo fa un giornalista sportivo raccontare che a Van Persie (calciatore olandese soggetto a molti infortuni) e ad un altro di cui non ricordo il nome, è stata tolta la carne rossa e da allora non si rompono più. Ora io penso che il problema non sia la carne rossa di per se ma le quantità e la non compensazione con un alimento alcalino, come il cereale, che può non essere immesso per ragioni di peso corporeo. Ma qui va detto che i cereali integrali (ben inteso, non ubriacati da quantità eccessive di condimenti) con la loro presenza di fibra, non fanno aumentare di peso, al contrario della pasta bianca e dei cereali privi di fibra.
Una regola che seguo è quella di non associare due proteine nello stesso pasto. Per es. se mangio pasta e fagioli, non aggiungo un piatto di carne o di pesce o di uova o di formaggio. Mangio delle verdure crude o cotte, con del pane integrale fatto con pasta madre e non con lievito chimico. Nell’altro pasto oltre ad un altro cereale, aggiungerò, invece, una proteina animale, sempre con delle verdure.
Due proteine animali nello stesso pasto, evito di usarle: la seconda che entra non può iniziare la digestione, quindi rimane in attesa anche per ore del suo turno ed è esposta alla temperatura di digestione che può anche essere di 40° o più, per delle ore, ed andrà incontro a fenomeni putrefattivi, producendo un’alterazione della flora batterica, che da alleata dell’organismo si trasforma in batteri patogeni.
Il vino o un dolce (uno Yin potente) se ne ho voglia, lo bevo o lo mangio solo se accoppiato a delle carni rosse (Yang potente) in modo da avere un equilibrio per estremi. Ma essendo due acidi, farei meglio ad aggiungere una quantità opportuna di cereale che può essere anche dell’ottimo pane. Se invece mangio solo della pasta bianca ben condita con pomodoro, per esempio, e bevo del vino, e non mangio una proteina animale, sto spostando l’equilibrio del mio pasto verso forze centrifughe.
La frutta la mangio fuori pasto e solo quella di stagione.
La colazione, secondo me è molto importante. La cambio continuamente. Evito per quanto possibile i prodotti con lo zucchero bianco, anche se l’industria produce per le colazioni, quasi solo prodotti con lo zucchero b. (dai cornetti alle fette biscottate, ai biscotti ecc, tutti hanno lo zucchero). Ma sul mercato e in negozi specializzati, si trovano prodotti con il malto (la parte dolce del cereale) o lo zucchero scuro (detto zucchero di canna) che hanno minore forza centrifuga. Ma nei periodi più freddi faccio una colazione non dolce (il freddo è, energeticamente un espansore o centrifugo e quindi posso mangiare un contrattivo), per esempio del prosciutto; i popoli nordici soggetti ad un clima molto freddo usano prodotti animali nella colazione. C’è quindi una logica e una ricerca di equilibrio nelle scelte alimentari che le popolazioni hanno fatto secondo la fascia climatica. In Africa, nelle savane, si mangiano soprattutto prodotti vegetali e meno frequentemente quelli di provenienza animale perchè il caldo (forte contrattivo) già contrae di per se. Del buon pane integrale con delle creme oleose di semi di sesamo, di zucca, di girasole, di noci, ecc. può essere un’alternativa o dello yogurt con cereali integrali non zuccherati.
Se faccio sport, energeticamente mi sto Yanghizzando (elimino liquidi e acidi), quindi posso aumentare ciò che è Yin (frutta, pasta bianca, qualche dolce) e aumentare leggermente le quantità di cereali e di proteine.
Devo tenere conto anche del clima: se fa freddo (abbiamo detto che è Yin, cioè espansore), mangerò più Yang, cioè più prodotti animali. mentre se fa caldo (è Yang, cioè contrae energeticamente), ridurrò i prodotti animali e aumenterò i cereali, verdure e frutta (da noi d’estate ne cresce di più, ed è più dolce (più Yin della frutta, compensato dal caldo Yang).
Nell’elenco seguente ho diviso gli alimenti secondo la loro alcalinità o acidità:
ALIMENTI ACIDI
vino, olio, proteine sia vegetali che animali (tranne il latte che è alcalino), cioccolato, caffè, frutta, bevande industriali zuccherate
PIANTE LEGGERMENTE ACIDE
aglio, porro, insalate, asparago, erba cipollina, ravanello, rucola, carciofo, biete, cardo, finoccio,sedano, spinaci, agretti, zucca gialla, zucchina, cetriolo, ortica, borragine.
PIANTE MOLTO ACIDE
melanzana, peperone, pomodoro, melanzana
ALIMENTI ALCALINI
cereali integrali bio (riso integrale, semi, bianco, miglio, mais, grano saraceno, farro, avena, orzo, cus cus, burgur, pasta integrale, semi, bianca, pane integrale, semi, bianco)
PIANTE ALCALINE
cipolla, carota, tutte le crocifere (cavolo, cavolo cappuccio, cavolfiore, crauti, cavolini di Bruxelles, broccoli, broccolo a testa, cime di rapa) sale.
Al di là dei prodotti esotici (che non crescono nella nostra fascia climatica) tutto andrebbe mangiato per avere un equilibrio tra le due forze, ma se si rispettassero le stagioni, non ci sarebbe da pensare su cosa mettere in tavola: d’inverno non crescono i prodotti estivi e quindi evito di usarli per mantenere l’equilibrio sia energetico che fra acidi e alcalini. Forse non è un caso se d’inverno crescono alimenti alcalini (le crocifere: verza e tutti i tipi di cavoli) perchè non sudando non ho bisogno di eliminare acidi, mentre d’estate crescono verdure più acide in coincidenza del caldo che mi permette di eliminare gli acidi con il sudore.
L’olio d’oliva lo uso solo a crudo e sempre con del sale marino integrale, in modo da equilibrare l’acido (Yin) con l’alcalino del sale (Yang). Per cuocere le verdure ne uso pochissimo e possibilmente di sesamo perchè modifica le sue caratteristiche chimico-fisiche a temperature più alte dell’olio d’oliva. Per questo, se devo friggere, uso l’olio di sesamo.
La chiave di queste informazioni è chimica. L’equilibrio da un punto di vista chimico è dato da un pizzico di alcalinità, che tradotto in numeri vuol dire ph 7,45 (il valore del ph del sangue di chi gode ottima salute). Quindi prodotti molto acidi e non naturali come alcune bevande industriali a ph 2,5, possono produrre sull’organismo determinati fenomeni nel lungo periodo. Prodotti naturali come l’olio, ma molto acidi (ph 3,7 circa) debbono essere usati, perchè necessari, ma con degli accorgimenti che ne riducono l’acidità. Quando gli acidi in entrata, a causa delle situazioni ambientali, sociali, alimentari, sono decisamente di più rispetto a quelli che l’organismo riesce a far uscire attraverso i suoi organi emuntori, cioè attraverso l’urina e l’anidrite carbonica nell’atto dell’espiro, inevitabilmente questi si accumulano.
Gli acidi attraverso i liquidi extracellulari possono raggiungere tutte le parti del corpo, solo il circuito sanguigno ha una barriera che impedisce loro l’infiltrazione. Se entrano troppi acidi nell’organismo questo non riuscirà a farli uscire tutti e quelli che rimangono, a seconda di quali, quanti e da quanto tempo sono presenti possono: irritare, gonfiare, infiammare, corrodere.
Se la corrosione avviene nelle guaine mieliniche del sistema nervoso, è facile immaginare quali sintomi e quali malattie il soggetto può sviluppare. Quando l’organismo, nella sua opera di difesa, si rende conto che il sistema emuntore non ha la possibilità di garantire il proseguo della vita nel miglior modo possibile, allora produce dei cambiamenti. Si verifica cioè una reazione chimica che sfrutta la presenza contemporanea di acidi contrattivi e di quelli espansivi. La reazione consiste nel trasformare gli acidi fluidi e quindi circolanti, in acidi solidi e perciò stazionari. Questi ultimi nel momento in cui avviene la reazione sono sicuramente meno pericolosi dei primi. Con questo stratagemma il sistema può guadagnare tempo, nella speranza che gli errori alla base, cioè l’assunzione di troppi acidi e i comportamenti che li producono, vengano in parte corretti. Si accumulano più acidi nell’organismo anche andando a letto tardi, questo perchè l’organismo assorbe una quantità inferiore di luce solare. Il sole riduce la quantità di acidi, il buio l’aumenta: ecco perchè nelle zone del pianeta maggiormente assolate, quelle del sud per l’emisfero boreale, nascono prevalentemente piante acide, stessa cosa nel ciclo annuale in inverno, crescono piante alcaline come per esempio: cavoli, verza, cavolfiore, cime di rapa,cicoria, ecc. La trasformazione di acidi circolanti in acidi solidi vuol dire: esternamente cellulite, internamente colesterolo, placca nelle arterie, cisti, renella, calcoli, fibromi,…
L’azione primaria delle proteine in generale e di quelle animali in particolare è quella di costruire, quindi esse sono più necessarie in alcune situazioni, come per esempio nella donna incinta, al bambino che deve crescere, al ferito che deve rimarginare una parte del corpo.
Le proteine animali inoltre, a causa del loro alto contenuto di sale, assorbono acqua, per questo gli spazi intercellulari si riducono producendo così un’azione contrattiva. Quest’azione centripeta a sua volta riscalda il corpo. Le proteine quindi in inverno sono più necessarie, mentre in estate lo sono meno, quindi è preferibile oltre che ridurle, scegliere quelle meno potenti, cioè quelle che contengono meno sale pesante (carni bianche, pesce, uova, formaggi).
Nella cottura del prodotto animale cerco di non usare olio: per esempio il pollo si può cuocere con il grasso della pelle che regge temperature elevate, cosa che non può fare l’olio d’oliva. Se devo per forza friggere, uso l’olio di sesamo che regge la temperatura fino a 230 gradi circa. Le carni o il pesce si possono preparare alla griglia o al forno con il proprio grasso, sale, spezie e un pò d’acqua.
Questo non è che un modo, una scelta, di alimentarsi e non sarà certo Vangelo, ma è derivato da una filosofia antica che ci da delle spiegazioni, poi si possono sempre fare delle eccezioni, basta che queste non diventino la regola.
Buon appetito!
Vincenzo Mirante