La tecnologia oggi permette di costruire lenti a contatto (lac) morbide a misura a costi bassi che possono essere usate per tre mesi. Questo permettere di applicare lenti che rispettino la curvatura corneale del soggetto e il diametro della cornea, cosa non possibile con le lenti giornaliere, settimanali, mensili.
La costruzione personalizzata, dopo rilevazione della struttura corneale con il topografo, è possibile perché esistono materiali che allo stato anidro consentono una lavorazione sulle due superfici della lac per ottenere lenti sia sferiche, astigmatiche e multifocali, per poi passare allo stato idrato finale. Con una qualità ottica a mio parere superiore alle lac stampate.
Le lenti giornaliere, ecc. sono, invece, stampate (cioè prodotte da un materiale molle pressato fra due stampini), quindi presentano una curva e un diametro standard che sarà troppo grande per alcuni, piccola per altri, stretta o larga di curvatura, e solo occasionalmente giusta.
Con la lente su misura si riesce a ottenere il movimento necessario a un ricambio di lacrima sotto la lente (tecnicamente chiamato pompaggio) che garantisce una seconda via di ossigenazione che si va ad aggiungere al ricambio dato dal polimero. Questo movimento è più difficile da ottenere con una lac stampata.
I materiali, da quelli solo in hydrogel ma con alto livello di ossigenazione, a quelli in silicone-hydrogel con ancora più alta capacità di ossigenare l’occhio, si selezionano secondo le caratteristiche o necessità del soggetto.