Il Visual Training è parte fondamentale del lavoro dell’Optometrista comportamentale. Consiste in una infinità di esercizi visuo-motori che consentono di risolvere, ripristinare o ricreare quelle abilità visive e motorie che impediscono al bambino o all’adulto di essere efficienti nello studio o nel lavoro prossimale.
Quei soggetti che pur avendo una buona visione da lontano, non “amano” lo studio, si stancano subito, non comprendono ciò che leggono, invertono le lettere uguali ma direzionalmente opposte, es. b, d, p, q, con resa scolastica cattiva, spesso lamentano mal di testa e una postura di lettura con il capo sul libro, indice di un eccessivo lavoro accomodativo (il lavoro che compie il muscolo ciliare nel mettere a fuoco da vicino, che può comportare mal di testa, mal di schiena o stress visivo che scatena miopia).
L’Analisi Visiva Optometrica Comportamentale, è in grado di valutare con test specifici, se il sistema di convergenza (l’apparato dei muscoli oculari estrinseci che ci permettono di vedere un’unica immagine) e quello accomodativo presentano valori che permettano o meno di sostenere il lavoro scolastico.
Negli anni ’20 del secolo scorso, il Dr. Skeffington creò un insieme di test che, per la prima volta, mettevano l’Optometrista in condizione di capire quale fosse la causa di tante difficoltà d’apprendimento. Purtroppo questi test vengono eseguiti solo dagli optometristi comportamentali mentre la maggior parte degli esami visivi non li prevede perché i professionisti che li eseguono ignorano l’Optometria Comportamentale.
Lo sviluppo motorio del bambino in tanti casi non ha seguito il percorso fisiologico che la natura prevede: il non aver percorso le tappe evolutive motorie, non aver gattonato, non aver strisciato per terra, ecc. può comportare la mancanza di conoscenza del proprio schema corporeo, la mancanza di controllo su di se, da questo può derivare ipermotricità, difficoltà di attenzione, ecc., e tutti gli altri disturbi indicati sopra.
“Il bambino che non controlla se, non controlla fuori di se” (A. Bastien).
Il problema di un bambino che inverte le lettere uguali ma spazialmente opposte, è che non ha ben sviluppato la direzionalità, una abilità del suo schema corporeo che matura dai 4 anni in su, ma grazie alla attività motoria nello spazio, il Visual Training (V.T.) è in grado di risolvergli questo problema.
Il bambino che è lento nella lettura, ai test di Analisi Visiva, presenta i recuperi delle vergenze molto bassi, vuol dire che impiega molto tempo a ripristinare la convergenza sulla parola che sta leggendo. Con gli esercizi di V.T. si elimina questo problema.
Il bambino ipermotorio non controlla se perché ha saltato parte o tutte le tappe evolutive e disperde le energie che ha con il moto continuo, non riuscendo a indirizzarle nell’apprendimento. L’Optometria ha risolto questo diffuso problema perché è dal 1942 che i programmi di esercizi di V.T. hanno dimostrato la loro efficacia.